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giovedì 6 agosto 2015

Matera, blog tour 2015 (parte terza)

Il secondo giorno a Matera è iniziato con un'ottima colazione presso 
l'hotel "San Domenico al Piano"
seguito da un piccolo corso pratico organizzato per noi blogger 
in piazzetta Pascoli.


Qui, grazie all'associazione Slow Food e sotto la guida di Massimo Cifarelli , presidente del Consorzio per la tutela del pane di Matera, abbiamo potuto realizzare con le nostre mani la classica forma a cornetto del pane di Matera

Successivamente abbia visto le signore Teresa e Lilla alle prese con la preparazione di vari formati di pasta fatta in casa


Nel pomeriggio poi ci siamo diretti a Miglionico, dove , all'interno del Castello del Malconsiglio abbiamo assistito all'assegnazione di premi, 
per l'Olivarum Premium List- edizione speciale 2000-2015 ,
 a vari produttori d'olio locale con la partecipazione di Michele Mirabella.




La premiazione è stata intervallata dalla realizzazione di vari piatti tipici locali , realizzati da alcuni chef del luogo.


Alla fine della premiazione abbiamo avuto modo tutti di assaggiare i piatti realizzati, partendo dalle 
friselle con tre condimenti diversi,
 la pasta con i peperoni cruschi,
 il maialino con le patate 
ed un tortino all'olio d'oliva.

Il fine settimana a Matera è terminato il giorno successivo dopo un'altra passeggiata tra i Sassi, visitando la cisterna di Matera, al Palombaro Lungo,
che si dirama sotto la parte antica della città e visitabile con una guida dalle 10:00 del mattino
Definita “la cattedrale dell’acqua”, 
è uno dei luoghi più misteriosi e suggestivi della splendida Città dei Sassi.



La cisterna fu realizzata  nel 1846 per volere di Mons. A. Di Macco, 
come riserva idrica pubblica, a sostegno degli abitanti del Sasso Caveoso. 
La parola "palombaro" deriva dal latino plumbarius
cioè colui che rivestiva col piombo le condutture 
che portavano l'acqua dagli acquedotti alle case,
 alle fontane e alle terme. 
La grande cisterna, profonda 15 metri e contenente 
circa 5.000 metri cubi di acqua, 
può essere percorsa a piedi, 
passeggiando in un’atmosfera misteriosa e silenziosa 
attraverso cunicoli, grotte e cisterne contigue.
Dopo abbiamo visitato una casa- grotta nei Sassi.
I Sassi di Matera sono un insediamento urbano derivante dalle varie forme di civilizzazione ed antropizzazione succedutesi nel tempo. 
Da quelle preistoriche dei villaggi trincerati del periodo neolitico, all'habitat della civiltà rupestre di matrice orientale (IX-XI secolo), che costituisce il sostrato urbanistico dei Sassi,
 con i suoi camminamenti, canalizzazioni, cisterne; 
dalla civitas di matrice occidentale normanno-sveva (XI-XIII secolo), 
con le sue fortificazioni,
 alle successive espansioni rinascimentali (XV-XVI secolo) e sistemazioni urbane barocche (XVII-XVIII secolo); 
ed infine dal degrado igienico-sociale del XIX e della prima metà del XX secolo allo sfollamento disposto con legge nazionale negli anni cinquanta
fino all'attuale recupero iniziato a partire dalla legge del 1986.



Lo sfollamento avvenne a partire dal 1952 
in seguito all'opera di sensibilizzazione avviata dal libro di Carlo Levi 
che portò diversi uomini di cultura e del mondo politico a visitare la città,
 tra cui Alcide De Gasperi che firmò la prima Legge Speciale; 
tale operazione fu resa necessaria dalle cattive condizioni di vita 
in cui versava la popolazione 
(basti pensare che la mortalità infantile era quattro volte superiore alla media nazionale). 
Il "Cristo si è fermato a Eboli" 
narrava espressamente le precarie situazioni igieniche in cui versavano i Sassi, 
dove vivevano oltre quindicimila abitanti 
(più della metà dell'intera popolazione cittadina 
che ammontava a trentamila abitanti), 
e la mancanza di fognature aumentava del resto 
il rischio di epidemie nella zona. 
L'abbandono forzato delle loro vecchie abitazioni da parte di molti cittadini fu comunque doloroso, 
per quanto i nuovi quartieri progettati dai più grandi architetti, sociologi e antropologi del tempo, 
tra cui Ludovico QuaroniCarlo Aymonino e Luigi Piccinato, fossero indubbiamente più confortevoli. 
Lo sfollamento dei Sassi ebbe come conseguenza un notevole sviluppo urbanistico per la città di Matera, compreso un piano regolatore.
Ora nei Sassi si trovano case-grotte visitabili, locali o piccoli alberghetti caratteristici.
Con la visita a questa casa grotta il mio primo blog tour è terminato e nel pomeriggio sono rientrata a Roma,
ma non vi nascondo di aver lasciato un pezzo del mio cuore lì 
e che tornerò presto a Matera, 
perché non si smette mai di visitarla tutta!!
Non mi resta che ringraziare per l'ennesima volta
AIFB 
per avermi permesso di partecipare a questo bellissimo blog tour e di aver conosciuto altri blogger che condividono la mia stessa passione. 
Infinitamente grazie .. alla prossima...

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